Vichi Nazzareno

Pesaro, 22 aprile 1916-Ivi, 12 aprile 1997

 Operaio fonditore aderisce al Pcd’I ed è il più giovane della cellula costituita con Pompilio Fastiggi e Valentino Amadori per ricostruire a Pesaro e provincia la rete decimata dagli arresti e dalle condanne del Tribunale speciale nel 1933. Per tre anni la cellula è attiva all’interno della fabbrica pesarese Montecatini giovandosi del fatto che, per allontanare i sospetti e d’accordo con il partito, Vichi si era iscritto ai fasci giovanili e l’Amadori aveva accettato l’incarico di segretario provinciale del sindacato fascista degli operai metallurgici. Gli obiettivi erano di reclutare gli operai alla causa del Pcd’I, ma soprattutto coinvolgerli nella protesta per l’organizzazione del lavoro e l’aumento dei salari. La cellula distribuì anche volantini in cui si condannava l’aggressione all’Etiopia. La cosa non passò inosservata e la polizia infiltrò alla Montecatini due militi fascisti e attivò i confidenti. Alla fine di gennaio del 1936 la cellula venne scoperta e Vichi, Fastiggi e Amadori furono arrestati. Proprio a casa di Vichi gli inquirenti ritrovarono alcuni volantini contro la guerra d’Etiopia. L’accanimento poliziesco si spiega con l’importanza attribuita all’impresa coloniale dalla propaganda del regime con parole d’ordine che l’avevano resa molto popolare fino a suscitare disorientamento fra gli stessi lavoratori. Deferito al Tribunale speciale con Fastiggi ed altri sette (Amadori era purtroppo deceduto in carcere), il 15 marzo 1937 Vichi è condannato a quattro anni di carcere per costituzione del Pcd’I e propaganda. Sconta la pena nel carcere di Castelfranco Emilia ed è rimesso in libertà nel febbraio 1938 per l’intervenuto condono di due anni, ma sottoposto a vigilanza fino al 1943.

Fonti: ACS-CPC, B.5400 (1936-1943), copia del fasc. in ASAPU, Antifascismo Provincia di Pesaro-Urbino (1921-1943), 01-9-5-bb.152-156-fasc.5 (ACS b.1, fasc.27); ANPPIA (a cura di), Antifascisti nel Casellario politico centrale, voll.20, Roma 1988-1995, ad nomen; A. Dal Pont et allii, Aula IV. Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista, La Pietra, Milano 1976, Sentenza n.6 del 15 marzo 1937.

Bibl.: P. Giannotti, Pesaro contro: 1930-’35, in AA.VV., Pesaro- Urbino dalla Unità alla resistenza. Momenti e figure, Presentazione di S. Vergari, Argalìa, Urbino 1975, pp.106-109; L. Cigognetti-P. Giovannini, Tra due processi. Itinerari e strategie dell’antifascismo pesarese negli anni trenta, in P. Giannotti (a cura di), La Provincia di Pesaro e Urbino nel regime fascista. Luoghi, classi e istituzioni tra adesione e opposizione, Il Lavoro Editoriale, Ancona 1986, pp.116-132; Idem, Per una storia dell’antifascismo pesarese, Ibid., pp.282-283.

(E. T.)