Vannucci Gino

Pennabilli, 14 ottobre 1904 – Torriana (Fo),15 novembre 1985

Frequenta le scuole elementari e ben presto lavora come salariato agricolo. Secondo la polizia nell’immediato dopoguerra è un simpatizzante della Gioventù comunista. Nel 1920 segue la famiglia che emigra in Francia, a Longwy, cittadina del dipartimento della Meurthe Mosella, in Lorena, vicinissima ai confini di Belgio e Lussemburgo. Rientra in Italia per adempiere agli obblighi di leva e ritorna in Francia per stabilirsi definitivamente a Longlaville, non lontano da Longwy, dove trova lavoro come elettricista e aggiustatore meccanico. La polizia inizia a sorvegliarlo più assiduamente agli inizi degli anni Trenta e lo segnala come appartenente al SRI e iscritto alla CGT. Nel 1935-36 appoggia il Fronte popolare ed è attivo nella propaganda politica-elettorale. Nella primavera del 1937 raggiunge la Spagna per arruolarsi nelle Brigate Internazionali come artigliere e telefonista della batteria “Gramsci” e della Brigata “Garibaldi”. Nel rapporto dell’8 luglio 1940 redatto da Pietro Cesare Pavanin, responsabile dell’ufficio quadri del PCE, Vannucci è descritto come un militante comunista “attivo, disciplinato e serio” che “possiede iniziativa, sangue freddo e spirito di decisione nel compimento del suo dovere, anche nella situazione difficile della battaglia”. Nel febbraio 1939 ripara in Francia ed è internato a Gurs e al Vernet. Avendo chiesto di essere rimpatriato in Italia, il 16 settembre è accompagnato al confine di Mentone-Ventimiglia e tradotto alla questura di Pesaro. Ammette la sua partecipazione alla guerra civile spagnola per difendere la repubblica ed è condannato, con provvedimento amministrativo, a cinque anni di confino a Ventotene dove rimane fino al 21 agosto 1943. Non si hanno altre notizie dopo questa data.

Fonti: ACS-CPC, B.5320 (1931-1943); ANPPIA (a cura di), Antifascisti nel Casellario politico centrale, voll.20, Roma 1988-1995, ad nomen; www.antifascistispagna.it.

Bibl.: L. Cicognetti-P. Giovannini, Tra due processi. Itinerari e strategie dell’antifascismo pesarese negli anni Trenta, in P. Giannotti (a cura di), La Provincia di Pesaro e Urbino nel regime fascista. Luoghi, classi e istituzioni tra adesione e opposizione, Il Lavoro Editoriale, Ancona 1986, p.282; R. Lucioli, Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna (1935-1939), Anpi Marche-Irsmlm, Ancona 1992, pp.133-134; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Roma 1996, p.480.

(E. T.)