Tomasucci Alfonso

Pesaro, 29 ottobre 1908 – Ivi, 24 novembre 1943

Aderisce giovanissimo alla Federazione giovanile comunista e poi alla cellula del PCI attiva nella “repubblica rossa” di San Pietro in Calibano, frazione alle porte di Pesaro. Nel 1934-35 diffonde materiale propagandistico sulle condizioni degli operai della Montecatini e la guerra d’Etiopia in collegamento con la cellula costituita da Pompilio Fastiggi, Valentino Amadori, Nino Andreoni e Nazzareno Vichi. Scoperta dalla polizia la cellula della Montecatini, Tomasucci, con altri otto militanti, è arrestato e recluso a Rocca Costanza. Il 15 marzo 1937 il Tribunale speciale lo condanna a cinque anni di carcere per “costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda”, di cui due condonati. Sconta la pena nel carcere di Civitavecchia considerato uno dei più duri per i detenuti “politici” e viene rimesso in libertà vigilata nell’aprile 1939 in precarie condizioni di salute aggravate dalla carcerazione. Ritorna a San Pietro in Calibano dove lentamente si spegne qualche anno dopo, agli inizi degli sviluppi del movimento resistenziale. “L’Aurora”, organo dei comunisti marchigiani, il 9 dicembre 1943 lo ricorda e lo addita all’ “ammirazione dei compagni come caduto per la causa proletaria”.

Fonti: ACS-CPC, B.5131, fasc.124173 (1936-1942), copia del fasc. in ASAPU, Antifascismo Provincia di Pesaro-Urbino (1921-1943), 01-9-5-bb.152-156-fasc.5 (ACS b.1, fasc.24); ANPPIA (a cura di), Antifascisti nel Casellario politico centrale, voll.20, Roma 1988-1995, ad nomen; A. Dal Pont et allii, Aula IV. Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista, Milano, La Pietra 1976, Sentenza n.6 del 15 marzo 1937.

Bibl.: Alfonso Tomasucci, in “L’Aurora, 9 dicembre 1943, n.9, p.2; L. Cicognetti-P. Giovannini, Tra due processi. Itinerari e strategie dell’antifascismo pesarese negli anni Trenta, in P. Giannotti (a cura di), La Provincia di Pesaro e Urbino nel regime fascista. Luoghi, classi e istituzioni tra adesione e opposizione, Il Lavoro Editoriale, Ancona 1986, pp.114-132; Idem, Per una storia dell’antifascismo pesarese. Biografie politiche, Ibid., p.250.

(E. T.)