Tomassini Giuseppe

Urbino, 18 marzo 1907 – Roma, 24 febbraio 1948

 Ancora adolescente nell’aprile 1924 emigra in Belgio dove lavora come muratore e operaio metallurgico. Ha conseguito la licenza elementare e già prima di espatriare coltiva gli ideali del comunismo. In Belgio è attivo nella “Società la Speranza”, un’associazione con fini ricreativi i cui ricavi erano utilizzati per finanziare il centro estero del PCI. Per questo nell’ottobre 1930 Tomassini è espulso e si trasferisce in Francia, a Nanterre, lavorando come muratore. La sua attività antifascista è nota alla polizia italiana che nel 1930 lo iscrive in Rubrica di frontiera. Pochi mesi dopo il suo arrivo nella regione parigina, il 1° agosto 1931, subisce l’arresto per propaganda comunista, è condannato a tre mesi di carcere ed espulso. Rimane tuttavia in Francia e per eludere il decreto di espulsione cambia frequentemente domicilio. La guerra civile spagnola esercita su Tomassini un forte richiamo militante e nel novembre 1936 si arruola come telefonista nel Battaglione “Garibaldi” e prende parte ai combattimenti per la difesa di Madrid. In seguito all’assorbimento del Battaglione “Garibaldi” passa alla Brigata omonima con il grado di caporale. Dopo il crollo della Repubblica spagnola è internato a St. Cyprien, Argelès-sur-Mer e a Gurs e si ammala di tubercolosi. Nell’aprile 1941 chiede di essere rimpatriato. Tradotto a Pesaro è arrestato e inviato al confino di Ventotene per due anni dove rimane fino all’agosto del 1943 essendo stato, a fine pena, trattenuto come internato. Raggiunta Urbino si impegna da subito nell’organizzazione del PCI e nella lotta armata, nome di battaglia “Giocondo”, prima come commissario politico del 3° Battaglione della V Brigata Garibaldi “Pesaro” e in seguito del Distaccamento “Gaudalajara”. Dopo la Liberazione è nei quadri del PCI urbinate in cui gode di molta considerazione per “avere sacrificato la gioventù e la salute” per i propri ideali.

Fonti: ACS-CPC, B.5130, fasc.068452 (1930-1943); ANPPIA (a cura di), Antifascisti nel Casellario politico centrale, voll.20, Roma 1988-1995, ad nomen; ISCOP, FGM, G. Tomassini, [Relazione sull’esperienza partigiana], 1-16-b.4-fasc.1-6;  www.antifascistispagna.it

Bibl.: R. Lucioli, Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna. (1935-1939), Anpi Marche-Irsmlm, Ancona 1992, pp.129-130; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Roma 1996, p.460; C. Moscioni Negri, Linea Gotica, L’Arciere, Cuneo 1980, pp.32-33.

(E. T.)