Pezzolesi Renato

Pesaro, 21 giugno 1923 – Ivi, 15 agosto 2000

La famiglia, di origine contadina, vive e lavora a San Pietro in Calibano (Villa Fastiggi), una frazione del Comune di Pesaro dove dalla fine dell’Ottocento è radicata la tradizione socialista e poi l’antifascismo irriducibile dei militanti comunisti. Il 1°aprile 1943 è richiamato alle armi e inviato al Centro istruzione di S. Pietro di Gorizia. In seguito, alla fine di maggio, è trasferito al “Battaglione presidiario” di Padova e il 2 settembre all’Aeroporto di Poggio Renatico (Ferrara) da cui dopo l’annuncio dell’armistizioraggiunge Pesaro, entra in contatto con il CPLN provincialeed è attivo nell’organizzazione dei GAP. Nel giugno 1944, con lo sfollamento totale imposto dai tedeschi della Valle del Foglia e del terminale pesarese della linea Gotica che rendeva impraticabile l’attività gappista, numerosi partigiani della Brigata GAP, in particolare del Distaccamento “Pesaro”, confluì nella Brigata Garibaldi “Bruno Lugli” appositamente costituita di cui Pezzolesi farà parte come caposquadra del Distaccamento “Balducci”. Il 26 luglio partecipa alla battaglia di Fontecorniale che impegnò la “Lugli” contro decine di tedeschi che volevano eliminare ogni sacca di resistenza prima di ritirarsi sulla Gotica e avevano preso in ostaggio venti abitanti poi liberati dai partigiani che respinsero l’assalto prima di essere costretti a ripiegare di fronte al contrattacco tedesco. Liberata Pesaro, nell’ottobre 1944 si arruola volontario nel CIL, 9° Reparto d’assalto della Divisione “Legnano” e il 21 aprile 1945 partecipa alla liberazione di Bologna. Il 20 ottobre 1951 riceve dal Comando militare territoriale di Bologna la Croce al merito di guerra. Nel dopoguerra lavora da avventizio alla Prefettura di Pesaro-Urbino dove per la sua appartenenza al PCI e la militanza sindacale è fatto oggetto di discriminazioni non lievi ai fini dell’avanzamento di carriera. Dal 1979 al 1988 ricopre l’incarico di segretario dell’ANPI provinciale a cui dopo il pensionamento dedica tutte le sue energie occupandosi dell’assistenza agli ex partigiani e soprattutto di organizzare e rendere fruibile l’importante archivio storico dell’Anpi. Negli ultimi anni si dedica con passione al progetto di ricerca documentaria su San Pietro in Calibano che ha reso possibile, tra l’altro, la costituzione di uno “sterminato” archivio fotografico indispensabile per la pubblicazione Da San Pietro in Calibano a Pesaro: una storia lunga un secolo.

Fonti: Fonti: ASPU, Esercito Italiano, Distretto di Pesaro, Foglio matricolare di Pezzolesi Renato, n.16738; ASAPU, 01-7-64-b.133-fasc.64; Comune di Pesaro (a cura di), Brigata Garibaldi “Bruno Lugli”. Relazione sull’attività svolta, Pesaro 1974, pp.14-15, 23-24.

Bibl.: C. Paladini, L’ultimo congresso. Storia e cronaca di un’associazione partigiana. Fatti, uomini d’azione, intellettuali, istituzioni raccontati da un ex presidente. Pesaro, 1979-1991, Tipolitografia La Pieve, Villa Verucchio 1992; G. Pedrocco (a cura di), Da S. Pietro in Calibano a Pesaro. Una storia lunga un secolo, Cassa rurale ed artigiana di Villa Fastiggi, Pesaro 1992; G. Bischi, Ricordo di Renato Pezzolesi, in “Memoria Viva”, 8/2004, p.54.

(E. T.)