Leri Onesto

Cantiano, 10 maggio 1906 – Parigi*

Frequenta la scuola elementare fino alla terza classe che abbandona per aiutare la famiglia ed avviarsi al lavoro di bracciante. La sua maturazione si compie soprattutto in Francia, dove emigra nell’agosto 1924, ma è certo che l’ambiente democratico di Cantiano, venato di ribellismo e permeabile al messaggio del socialismo e del comunismo, abbia avuto una funzione importante. Nel 1925 è arruolato “senza visita in seguito ad atto di sottomissione” e il 13 ottobre 1926 è dispensato provvisoriamente dal servizio perché residente all’estero, fino all’esonero permanente il 31 dicembre 1938. Dalla Francia si sposta per alcuni periodi in Belgio e in Lussemburgo prima di risiedere stabilmente a Parigi, nel quartiere La Villette, XIX Arrondissement, a nord-est della città. Frequenta gli ambienti dell’emigrazione ed ha rapporti con la Concentrazione antifascista e il centro estero del PCI ed è assiduo frequentatore di un’osteria di rue l’Escaut che la polizia segnala come ritrovo di comunisti e di sovversivi. Per questo è iscritto in Rubrica di Frontiera ed è ricercato dall’Ovra. Nell’aprile del 1937 è in Spagna per arruolarsi nelle Brigate Internazionali. È assegnato alla Brigata Garibaldi, 3° Battaglione, sezione telefonisti, e partecipa agli scontri di Caspe, in Aragona, e alla battaglia sull’Ebro distinguendosi per “passione, entusiasmo e volontà di imparare e il coraggio nelle prime linee del fronte” – scrive Pietro Cesare Pavanin, dirigente della Commissione per gli stranieri del Comitato Centrale del PCE, nel suo rapporto. Per questa condotta Leri è promosso sergente e citato all’odg dello Stato maggiore della Brigata. Nel dicembre 1938 lascia la Spagna per rientrare a Parigi. Non ha vita facile: l’essere un ex miliziano comunista lo espone ai comportamenti persecutori della polizia e con l’occupazione tedesca è ricercato dalla Gestapo. Entra nel Maquis ed è responsabile di un gruppo di FTPF. Dopo la liberazione di Parigi nell’agosto 1945 guida il CLN del XIX Arrondissement. Non si hanno notizie che lo riguardino nel dopoguerra, probabilmente rimase in Francia. *Non siamo riusciti a documentare la data del decesso avvenuto probabilmente a Parigi

Fonti: ACS-CPC, B.2773 (1933-1942); ASPU, Esercito Italiano, Distretto di Pesaro, Foglio matricolare di Leri Onesto, n.3466; Anppia (a cura di), Antifascisti nel Casellario politico centrale, voll.20, Roma 1988-1995, ad nomen; www.antifascistispagna.it

Bibl.: R. Lucioli, Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna. (1935-1939), Anpi Marche-Irsmlm, Ancona 1992, pp.82-83; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Roma 1996, p.266.

(E. T.)