Dea Pinto

Nasce nel 1923. Staffetta. GAP di Fabriano.
Il 26 Luglio 1943 furono liberati alcuni antifascisti e prigionieri jugoslavi dal Collegio Gentile di Fabriano, dall’ottobre 1940 campo di internamento maschile. Fra i liberati vi era anche l’Onorevole Oreste Bonomelli (PSI), che aiutò poi la lotta antifascista a Fabriano, divenendo anche corresponsabile della stampa clandestina (“La Riscossa” e “Il fronte della gioventù”).
Nell’ottobre del 1943 alcuni partigiani fabrianesi prelevarono del materiale di stampa dalla Tipografia Economica e organizzarono una tipografia clandestina. Il materiale fu portato nella casa di Luigi (detto Gigetto) Zucchi Torri  a Fabriano. In seguito, per ordine di Bonomelli, il materiale fu trasferito per maggiore sicurezza nello scantinato di una casa di Argignano (frazione di Fabriano), abitata dalla famiglia Zucchi Torri e Pinto. Fra i componenti della famiglia vi erano Gigetto Zucchi Torri e Dea Pinto, cugini in quanto figli rispettivamente delle due sorelle Barucca. Frequentava la casa di Argignano Engles Profili. Nella medesima casa furono nascosti anche cinque prigionieri jugoslavi fatti fuggire dal Campo del Collegio Gentile. Due di loro – Yure e Mijo Novak – rimasero a Fabriano fino alla Liberazione e aiutarono i gruppi della Resistenza.
Dea Pinto collaborò a vari spostamenti del materiale tipografico ed alla distribuzione del materiale (giornali e volantini) stampato clandestinamente. Nel 1983 Dea Pinto ha ricevuto il diploma d’onore ai combattenti per la libertà d’Italia 1943-45, concesso dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini.